Этторе Соттсасс — АРХ Москва

avtograf-E`-Sottsassa-web artplay-107-web artplay-105-web artplay-104-webИзвестнейший дизайнер и архитектор из Италии. Элитарный китч в мебели, ювелирных украшениях,  изделий из стекла, оригинальных светильников и офисного оборудования. Знаменит также и как скульптор, фотограф .

Совместно с Алессандро Мендини основал дизайнерское объединение «Group  Memphis».

Этторе Соттсасс говорил, что «все нас окружающее должно будоражить и вызывать яркие эмоции, что сильная реакция, пусть и отрицательная, лучше, чем никакая»

12 мая в 16:30 журнал AD (Architectural Digest) пригласил на встречу с мэтром итальянского дизайна и архитектуры Этторе Соттсассом — «Спросите Соттсасса».
Встреча прошла в ЦДХ в рамках 9-й Международной выставки «Арх Москва 2004».

Соттсасс родился в 1917 году, в Инсбруке.

Закончил Туринский политех. Открыл свою студию в 1947 году в Милане. К началу 60-х Соттсасс завоевывает широкую популярность в среде альтернативного дизайна, становится кумиром бунтующей дизайнерской молодежи, но одновременно зарабатывает репутацию «серьезного» промышленного дизайнера.
В 1958 году он начинает сотрудничать с Olivetti в качестве дизайнера-консультанта. В 1972 году участвует в выставке «Новый домашний ландшафт» в МоМА в Нью-Йорке. С 1981 по 1988 год Соттсасс руководит группой Memphis — объединением молодых дизайнеров, ставшим символом «нового дизайна» 80-х. В том же 1981 году создает проектное бюро Sottsass Associati, в котором продолжает свою карьеру дизайнера и архитектора. В 1994 году удостаивается персональной выставки в Центре Жоржа Помпиду. Его произведения  хранятся в музеях Парижа, Нью-Йорка, Сиднея, Денвера, Стокгольма, Лондона, Сан-Франциско, Торонто, Барселоны, Иерусалима и  др. городов.
Соттсасс — обладатель премии Compasso d’Oro (1959), почетный доктор Лондонского королевского колледжа искусств (1976, Офицер ордена изящных искусств и литературы (Франция, 1992), Grande Ufficiale per l’Ordine al Merito (Италия, 2001)

Конечно, алхимическая билиберда, сюрреалистический геометризм  Дж.Кирико в формообразовании бытовых по сути предметах  при внимательном рассмотрении оказывается подвергнут жесткой иерархии, духовному осмыслению пластики. Очевидно ранжирование по смыслам и внутренним сюжетам, легко и органично встраивается в положения временных категорий, развиваемые студией «Темпоральная реальность» . На занятиях студии  я пытался применить текстуры  стилистики «Мемфис» и «Алхимия». Вадим Зубарев  прокомментировал(1984 год от рождества Христова), что у итальянских мастеров они выделаны очень технично  — «обсоси гвоздок!» Т.е. не надо профанировать  и подменять графические мотивы на холстах дешевой стилизацией, рисовать  эти бездумные закорючки и червячки, как у вышеназванных корифеев авангарда.

ВВВ

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Trybreve biografia
30 октября 2008 г. в 13:38
Architetto e designer, nasce a Innsbruck nel 1917. Laureato in architettura al Politecnico di Torino nel 1939, inizia la sua attività a Milano, dove nel 1947 apre un proprio studio di design, campo nel quale opera, quasi esclusivamente, dal 1958. In questi anni inizia la sua collaborazione con la Olivetti (con quattro macchine da scrivere Olivetti ottiene il Compasso d’oro nel 1970), per la quale, nel 1972, progetta un sistema di mobili e di attrezzature per uffici, funzionalmente correlato all’uso delle varie macchine esistenti. Artista di molteplici interessi, svolge la sua ricerca e le sue esperienze in campi diversi dell’espressione. Pittore, fa parte del MAC (Movimento Arte Concreta), partecipando nel 1948 alla prima rassegna collettiva a Milano. Nello stesso anno è tra i promotori della mostra tenuta a Roma sull’Arte astratta in Italia; quindi, aderisce allo Spazialismo. Attivo nel settore della ceramica, dello smalto su rame, del gioiello, del vetro, nel 1975 ha disegna originali forme di vetro colorato, eseguite, in limitata tiratura, dalla vetreria muranese Vistosi (per Artemide).È soprattutto nella progettazione dei mobili che la forza innovativa dell’ingegno di Sottsass non conosce ostacoli, facendo dell’architetto una figura centrale del design internazionale.
In anticipo sugli anni della contestazione, egli aveva indicato il design come strumento di critica sociale, aprendo la via alla grande stagione del radical design (1966 — 1972) e all’affermazione della necessità di una nuova estetica: più etica, sociale, politica.
Deluso da un’industria sempre più vorace, Sottsass programma l’unione delle coeve suggestioni avanguardiste, Pop, poveriste e concettuali, con l’dea di un design «rasserenante», sostenitore di un consumismo alternativo a quello imposto dalla «società della pubblicità». Dopo i lavori a forte carattere sperimentale per Poltronova — i Superbox, per esempio: armadi con grosse basi, rivestiti in laminato Print a righe, come segnali stradali o distributori di benzina — la vena utopica di Sottsass ha il suo apice in Italy: the new domestic landscape (1972), mostra del MoMA in cui la sottsassiana Micro Environment» — casa ambiente» futurista e grigia — vuole «neutralizzare» una cultura regolata sui canoni del razionalismo: » volevo che la casa diventasse un ambiente unico, dice Sottsass, e non diverse stanze come momenti diversi dell’esistenza».
Quindi Sottsass passa all’esperienza del gruppo Alchimia, che concretizza il lavoro ideologico e progettuale svolto negli anni del «radical design»: un’alchimia di forma, colori, materiali che sconvolge i canoni estetici e il modo di concepire il design contro l’ornamento.
Tra i mobili presentati nella prima mostra del gruppo, al Design Forum di Linz, nel 1979, si ricordano: la «Seggiolina da pranzo» (in ferro cromato e laminato Abet Print), la lampada da terra «Svincolo» (con neon rosa e azzurro), il tavolino «Le strutture tremano» (in legno, laminato, metallo smaltato e cristallo).
E ancora l’esperienza straordinaria di Memphis, gruppo che Sottsass fonda con Hans Hollein, Arata Isozaky, Andrea Branzi, Michele de Lucchi ed altri architetti di caratura internazionale che cambiano il volto del mobile contemporaneo.
«Memphis dona agli oggetti uno spessore simbolico, emotivo e rituale. Il principio alla base di mobili assurdi e monumentali è l’emozione prima della funzione»
E’ il caso della sottsassiana Carlton, una libreria che si pone a metà strada tra un totem e un video game. Una «risposta ludica alla necessità di avere forme solide e godibili: un modo per raccordare, non senza ironia, il sacro e il profano, la storia e l’attualità, l’archetipo e le sue manifestazioni». Questi mobili — Beverly, Casablanca, ecc — disegnati tra il 1981 e il 1985 sono tra i suoi progetti più noti, vere icone della modernità.
L’attività successiva di Sottsass è rivolta esclusivamente alla collaborazione con Gallerie d’Arte ed ormai lontana dalle problematiche dell’industrial design contemporaneo; esempi sono i mobili realizzati per la Galleria Blum Helman di New York e per la Galleria Mourmans.
L’attività di Ettore Sottsass architetto va dai primi lavori in collaborazione con il padre agli inizia degli anni Cinquanta, al periodo dell’»architettura radicale» — momento di forte critica nei confronti del contesto culturale contemporaneo, in cui il progetto di architettura tradizionale viene sostituito da progetti concettuali e utopici, dalla forte carica ironica — sino ai progetti realizzati con lo studio Sottsass e Associati e a quelli attualmente in corso.
Quella di Sottsass è un’architettura disegnata attorno all’uomo: una creatività e una progettazione antropocentrica — pensiamo a Casa Wolf, Casa Olabuenaga, Casa Cei, Casa Bischofberger, Il Museo dell’Arredo Contemporaneo a Ravenna, Casa degli Uccelli, ecc. — tesa a stabilire un contatto organico tra la natura e la costruzione, seguendo un’ideale di saggezza contadina ed interpretando i dettami del genius loci.
«Sottsass — scrive Hollein — è un maestro del non quantificabile nell’architettura». «Per Sottsass i passaggi tra le espressioni artistiche sono fluidi, non esistono linee di demarcazione tra scultura, pittura, architettura e design: Sottsass ha da tempo superato questi confini».
Insomma, un maestro dalla straordinaria, ironica, fresca creatività, che continua a stupire.

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